domenica 21 novembre 2010

Sono soddisfazioni.

Domenica 28 febbraio 2010 scrivevo questo  post.
Oggi, domenica 21 novembre 2010, il progetto si è realizzato ; l'ultima foto della casa con l'edera riproduce quasi esattamente la prima dopo che, nel corso di questi nove mesi, periodicamente mi sono recato fin lì ed ho immortalato la trasformazione di quelle mura che da spoglie si sono ricoperte di una fitta trama verde per poi rapidamente spogliarsene.
Sono contento di averlo fatto dopo averlo progettato tante volte.
Ho un unico rammarico, nel frattempo sono passati altri nove mesi della mia vita.

PS : cliccate sul titolo per vedere le immagini.

sabato 20 novembre 2010

Sirene d'allarme.


scansione0015, inserito originariamente da unodicinque55.


Fino a qualche tempo fa non si parlava altro che di Elena, Asia, Ylenia, Chiara; da qualche giorno irrompono quotidianamente nomi maschili: Marco m'ha detto che sto bene coi capelli corti; Fabio, quello del quarto, m'ha dato il numero di cellulare;Lorenzo m'ha messaggiato “ci vediamo all'assemblea”.
Ieri sera, mentre come accade spesso ci facevamo l'ultima bevuta (d'acqua), quella supplementare dell'ultimo minuto, quella che si deve tornare giù in cucina, riaccendere le luci e poi si sta un attimo lì come per dirsi le ultime cose, ecco ieri sera dicevo, di punto in bianco fa: Filippo m'ha detto.... Ma chi cazzo è 'sto Filippo, dico io, possibile che me spari 'sta sfilza de nomi come se io dovessi conosce' tutti.....ma chi cazzo so' questi?
Si ferma col bicchiere a mezz'aria, mi guarda con un mezzo sorrisetto quasi compiaciuto e mi fa : Non sarai mica geloso?
Si, faccio io, perché?
Vi capita mai, la notte, di sentire una sirena in lontananza? Pensate a qualche macchina rubata, ad una casa che qualcuno sta tentando di aprire, ad un bene prezioso che un intruso prova a prendersi.
Ecco io quella sirena comincio a sentirla pericolosamente vicina.

venerdì 19 novembre 2010

Sostitutivi, riempitivi e quant'altro.


Fin da bambini siamo abituati a sostituire qualcosa con qualcos'altro.
Tipo il ciuccio al posto del capezzolo, il pupazzo morbido al posto della mamma,la sigaretta al posto di qualcosa di diverso per ognuno; fino ad arrivare a perversioni di cui non sto a parlare per pudore e decenza.
Anche io ne ho usati parecchi nella mia vita (a parte le perversioni), persino le sigarette dalle quali mi sono liberato ormai da trent'anni; poi è arrivata la Nutella e allora ho abbandonato tutto il resto per dedicarmi solo a lei che mi consola come nient'altro di immediatamente fruibile. E' morbida, dolce, voluttuosa e, soprattutto, disponibile senza doversi rivolgere a Lele Mora.
Ma la Nutella ingrassa come tutte le cose buone, mai che si trovasse qualcosa di meravigliosamente godibile che non abbia questa insolente controindicazione; allora si moderano le dosi, si diluiscono le applicazioni, si sniffa persino.
La mia alternativa, ultimamente, sono i wafers; mi piacciono molto quelli alla crema di latte, me ne concedo una quantità tale da sostituire e/o riempire altre mancanze.
Purtroppo lasciano, oltre ad un palato meravigliosamente dolce, evidenti sensi di colpa per il vezzo che hanno di depositarsi nel giro vita.
Ma, come si dice, quando ce vo' ce vo' e pur essendo il mio fabbisogno pari all'intera produzione annua della Loacker me ne concedo quattro o, nei casi più gravi, sei. Non abbastanza da riempire i vuoti ma sufficienti a farmi sentire un incorreggibile golosone.

domenica 14 novembre 2010

Specchiarsi


Specchiarsi, inserito originariamente da unodicinque55.
Riflessi 1



Venerdì mattina a mezzogiorno, al quinto piano di un bellissimo palazzo di Via Boncompagni a Roma , aspettavo una persona. Non ho potuto fare a meno di affacciarmi alla finestra e compiacermi del panorama di edifici perfettamente conservati, dipinti con colori caldi, seri ed eleganti eppure resi quasi sorridenti dai raggi di un caldo sole romano.
Mentre lasciavo che lo sguardo curiosasse tra le finestre, gli occhi mi sono caduti sul lunotto posteriore di queste auto e lì ho visto riflesso il palazzo da cui guadavo. La figura era diversa: nella prima auto il vetro produceva una distorsione, nell'altra l'immagine era pressoché simile all'originale. Ma non era la realtà bensì , in entrambi i casi, la raffigurazione virtuale, l'interpretazione di una verità filtrata attraverso la forma e l'inclinazione dei cristalli.
E' un po' quello che accade nella vita di ognuno di noi: l'immagine che abbiamo di noi stessi spesso è condizionata dal modo in cui gli altri ce la rimandano. E spesso, almeno fin quando non riusciamo a trovare un giusto equilibrio, restiamo schiavi di quell'immagine; alcuni riescono persino a farci sentire mancanti in qualcosa, sovente per allontanare proprie mancanze.
Se si è fortunati e capaci di riconoscere l'occasione, possiamo anche incontrare però qualcuno che ci aiuti a rimettere le cose a posto, eliminare quelle sovrapposizioni che nascondono la realtà o la rendono diversa.

mercoledì 10 novembre 2010

La demografia chiama, l'economia risponde.




Ultimamente ho partecipato ad un paio di convegni organizzati da importanti asset manager europei. In questi incontri si parla di economia e finanza, lontani anni luce dalle imprese erotico-sessuali locali; come dire, finalmente aria fresca.
Penso che l'economia sia una delle scienze più vicine alla filosofia ed alla psicologia, non una dottrina fredda e numerica ma qualcosa di profondamente intrecciato con le esigenze umane, con i pensieri e i desideri degli uomini presi singolarmente e dei popoli.
Dico questo perché il messaggio che univocamente ci è stato trasmesso è che ci troviamo di fronte a mutamenti epocali nei quali assisteremo gradualmente, ma con una forte accelerazione, all'ingresso ed alla affermazione sulla scena dell'economia mondiale di nuovi popoli.
Mi fa sorridere la pochezza culturale di chi si accanisce contro questo fenomeno, minacciando persino inutili dazi , come se fosse possibile fermare un immenso fiume in piena con l'ausilio di una spugna. Sarebbe molto meglio cercare di governare piuttosto che combattere.
Orbene, quelli che fino a qualche anno fa consideravamo come paesi emergenti, sono ormai emersi; Cina, in testa, Russia, India e Brasile sono ormai solide ed affidabili realtà e dietro a questi colossi, il cui PIL si avvia a diventare una componente prevalente di quello mondiale, ci sono altre nazioni in forte crescita non solo economica. Nei cosiddetti paesi emergenti abbiamo da una parte l'età media bassa, dall'altra una fortissima spinta a migliorare la qualità della vita , un insieme pressoché invincibile.
Dobbiamo rassegnarci al declino. Lo so è triste, ma solo se pensiamo alle nostre vite singole mentre cercando di osservare storicamente il fenomeno vediamo che è del tutto normale un avvicendamento di protagonisti nella grande commedia della vita.

giovedì 4 novembre 2010

Voglio cancellare i Berlusconi e tutta la corte!

Che barba che noia!


Davvero non se ne può più. Ha ragione chi dice, ma con tutti i problemi che abbiamo !?! Ma non è colpa di nessuno se abbiamo un anziano con più di qualche problema psicologico che, purtroppo per noi, è anche presidente del consiglio.
Eppure ormai ne abbiamo tutti quanti piene le tasche e la nausea ormai provoca una reazione naturale di allontanamento; che in fondo è quello che fa comodo a lui. Si parla , si parla, si parla fino alla saturazione ed allora entra in gioco il meccanismo dell'autotutela che fa girare canale, saltare la pagina del giornale, evitare il consueto dibattito con l'arrampicamento sugli specchi, sport cui sono obbligati i sodali dell'utilizzatore finale. Ma qualche dubbio affiora. Le ultime rivelazioni mi hanno fatto venire più di qualche brivido lungo la schiena per il timore che, per quanto plausibili, possano essere del tutto od in parte inventate da qualche avvenente giovinetta che usufruisce in questo modo di una facile evidenza mediatica. Ma l'effetto potrebbe essere nefasto anche per tutte le verità che sono venute fuori con l'affaire Ruby e col precedente campano della Noemi. Insomma se dovesse venir fuori che qualcuna o tutte le ultime affermazioni del filone siciliano dell'affare escort, sono inventate , questo produrrebbe un immediato effetto diluente sulle tante verità circa le bizzarre abitudini sessuali del nostro Premier.
Ora si è anche inventato che potrebbe essere una vendetta della mafia; vendetta per cosa poi?

lunedì 1 novembre 2010

Del lunedì in generale.



Quando ero più bravo leggevo tutti i blog degli amici e commentavo; da un po' non ci riesco più, m'è venuta addosso una gran pigrizia che mi fa scrivere pochissimo. Non so perché, forse è il cambiamento di stagione cui spesso imputiamo tante colpe, anche quelle che non ha.
Oggi però volevo parlare del lunedì.
Su questo giorno della settimana si sono da sempre addensate tutte le aspettative ed i propositi di cambiamento; da lunedì comincio la dieta, da lunedì vado a correre, da lunedì smetto di fumare e così via di buon proposito in buon proposito.
Il lunedì insomma è l'inizio e la fine di molti progetti, l'alibi di quelli che in cuor loro sanno che non ci sarà nessun lunedì perché per iniziare o finire qualcosa, quando lo si vuole veramente, non importa il giorno della settimana.
L'importante in fondo è fare i conti con se stessi e dirsi con onestà che non c'è lunedì che tenga se non ti va di fare qualcosa.
A me oggi andava di fare lo spezzatino di vitello con capperi e olive taggiasche e metterci a fianco del riso venere, profumato ed affascinante e così ho fatto.
Ma non perché era lunedì, appunto.