"Insomma bisogna mantenere in vita il lato romanzesco della vita, il lato sognante che così spesso si occulta e testardamente - nonostante l’età della ragione sia da così gran lungo tempo intervenuta - fingere di credere che potremo ancora rivivere le improvvise e irragionevoli emozioni di un’età troppo presto sfiorita."
Mi approprio di questa bella frase di Jonnuzza, per svolgere alcune considerazione che vado elaborando da tempo e che forse aspettavano solo un elemento che le potesse rendere visibili e descrivibili.
Il tempo che passa ed il bisogno di mantenere non solo il ricordo ma anche la presenza di emozioni e sentimenti è un tema a me caro che si è fatto più acuto negli ultimi anni; e non è a caso che io ami ricordare un passato lontano che arriva fino all'infanzia. Quel tempo era carico di giorni da vivere, promettente di ogni bene ed ogni possibilità, oggi le la scatola di colorate caramelle si svuota sempre più rapidamente e, sebbene sia impossibile contarne le restanti, a vista si percepisce la scarsità.
Ecco allora che la saggezza che avremmo dovuto conquistare a prezzo degli anni trascorsi, ci viene in soccorso e ci insegna a considerare ogni momento come unico e irripetibile , da godere con lentezza , avendo imparato a privilegiare la qualità alla quantità; fermarsi sulle cose, dare un senso ad ogni gesto, riconoscere i giorni da qualcosa che li ha caratterizzati, pur che fosse qualcosa che si ripete quotidianamente, vivere quella consuetudine con l'aspettativa di una prima volta.
E lo stupore, di cui ho parlato poco tempo fa, e abbandonarsi alla commozione senza timore, sapendo che l'età ci concede il privilegio di essere più morbidi , senza gli spigoli e le punte che hanno segnato altri momenti. E le aspettative, che non devono mancare mai, e la curiosità di conoscere e la sorpresa di scoprire qualcosa che, per quanti giorni siano passati, ancora non sapevi o non avevi capito.
10 commenti:
Lo stupore coincide con l'innocenza: salvarli entrambi, ecco cosa credo sia importante davvero.
è un processo che costa riflessione e sforzo, ma è l'unica cosa che ci rimane da fare se non vogliamo cedere all'aridità e alla cupezza! E allora avanti ...
Jonuzza
Godere con lentezza un momento, che, per definizione, dura "un momento"?
Mica phacyle!
Non ti trovavo più.
Avrei perso questo post che invita a pensare che ancora nulla è perduto.
Ieri ho fatto un test -serio- per scoprire l'età mentale e sono risultata 47nne,20 e più anni in meno:che soddisfazione!
Cristiana
@ Cristiana : non avevo alcun dubbio che la tua età mentale fosse molto più bassa di quella anagrafica!! :o))
Carissimo amico, dici cose che sono assolutamente dentro di me da tempo. Davvero la situazione in cui ci troviamo non ci deve far perdere lo stupore e la meraviglia della vita in quanto tale, degli affetti, delle persone.
grazie
Considerazioni molto sagge. Purtroppo non riesco spesso ad assaporare il presente. Mi sento perennemente in corsa (ed anche spigolosa a dir la verità). Imparerò prima o poi?
Sai, io continuo a pensare di avere ogni giorno la possibilità di scoprire cose nuove, dentro e fuori di me. E credo che sarò così fino al momento in cui esalerò l'ultimo respiro, perchè quello sarà il più sublime di tutti e il più carico di curiosità.
Giorgio
Mi piace rispecchiarmi in questo tuo post ma soprattutto in queste parole : "Il tempo che passa ed il bisogno di mantenere non solo il ricordo ma anche la presenza di emozioni e sentimenti è un tema a me caro che si è fatto più acuto negli ultimi anni; e non è a caso che io ami ricordare un passato lontano che arriva fino all'infanzia".
Sono appena entrata nel tupo blog, ma già vedo che ci sono molte cose che mi catturano!
molto belle le tue considerazioni,
autentiche, sincere,
la vita andrebbe vissuta così, chissà perchè poi perdiamo tempo ditro velocità irraggiungibili e durezze faticose!!?
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