venerdì 18 dicembre 2009

Natale senza.



Questo sarà il primo Natale della mia vita senza di te; tu ne avevi passati ventiquattro senza di me, poi sono arrivato e da allora ogni anno è stato così.
Anche quando me ne sono andato il Natale è stata una festa da passare insieme, magari l'ultimo dell'anno no, ma Natale si; il Natale è la festa della famiglia e per noi è stato sempre importante, con tutte quelle tradizioni che abbiamo cercato di conservare.
E poi, in un certo senso siamo stati fortunati, per una serie di motivi non ci siamo mai dovuti dividere con i parenti di mogli e mariti.
Non è che non mi ricordi di te ogni giorno, ancora adesso spesso mi sembra mi manchi di aver fatto qualcosa, e penso che non ti ho telefonato, ma penso anche che non posso farlo e allora telefono a mia sorella, come se in qualche modo ti sostituisse.
Dicevo, non è che non mi ricordi di te ogni giorno ma a Natale si sa, si pensa alla famiglia e quando qualcuno manca lo senti di più; e poi mi vengono in mente i tuoi modi di dire, quest'anno regali “mitipretese” che ormai sono una povera pensionata.
E mi torna in mente la pasta con il sugo di tonno e l'anguilla marinata che piaceva solo a me e a te e dopo anche a tuo nipote, e i torroni al cioccolato che ti piacevano tanto .
L'anno scorso, non sapendo davvero cosa regalarti piena com'eri di mille cose accumulate negli anni in modo un po' compulsivo, t'avevo regalato quel libro di fotografie, un libro lungo una vita e pieno di momenti felici, perché chissà per quale motivo, si fotografano solo i momenti felici; e in fondo c'era scritta una frase, l'avevo scritta di pugno, che era falsissima perché quell'augurio non sarebbe durato nemmeno un anno.
Vabbè, lo so sarà dura, ci saranno tutti e quest'anno anche di più e forse è meglio così, magari riusciremo a distrarci un po' e forse a te tutta la confusione che ci sarà non ti sarebbe nemmeno piaciuta; ci sarà una bambina nuova, quella nata il giorno che te ne sei andata.
Ma tutta la gente e la confusione non toglierà nulla al fatto che tu non ci sei più.

4 commenti:

Emilia ha detto...

Le feste si portano dietro anche la memoria, quella che nella fretta di tutti i giorni accantoniamo, ma che sempre ci accompagna: la memoria di chi non c'è più.. E i ricordi sono lì e quelle persone che lì non ci sono diventano presenza viva, più viva dei vivi.
Un abbraccio, caro amico ritrovato...

tania_01 ha detto...

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Giangiacomo ha detto...

Conosco bene questa sensazione: questo Natale sarà il 40° che mi ritroverò a pensare a qualcosa che ormai riguarda la fine della mia infanzia.
Ma, come ben sintetizzato da giulia in poche parole, nonostante sia ormai offuscato (direi quasi sbiadito) il ricordo è lì sempre vivo. Magari solo per me.
Ma comunque presente...
Un forte abbraccio anche da parte mia.


@tania_01: sei scorretta! dovresti leggere dove stai postando e, secondo me, chiedere pure scusa...

Crazy time ha detto...

ti abbraccio.
molto commovente.