Posso addurre due giustificazioni, prima di venire accompagnato dai genitori: la prima è che ho litigato violentemente con Tiscali e sono senza adsl e, cosa ancor più grave, senza telefono; la seconda è che sono in una fase di profonda pigrizia. E' come se ancora non fossi tornato del tutto dal Salento.
Tornerò, lo so, prima o poi; l'ho già fatto altre volte. Mi fa così, mi prende quell'indolenza che si alimenta di se stessa.
Però vi leggo.
8 commenti:
Pensavo ti fossi trasferito nel Salento.
Spero di leggerti presto.
Cristiana
tornare dalle vacanze è sempre un 8volante e bisogna capire chi vorrebbe crogiolarsi ancora un po' (come un gattino, appunto)
buon 20 settembre
Nessun problema. Se senti Belphagor, digli che sto leggendo "Le città invisibili" di Calvino (uno dei suoi libri preferiti) e non ci sto capendo un tubo :-(
Un bacione a tutta la bella famiglia 1d5,
Artemisia
Beh...se te ne stai sWacchato come in quella foto...beato te!
Mi ha preso la stessa malattia. Ma non sono "ancora in ferie", visto che non le ho fatte. Che sia grave?
Ciao!
Buongiorno e ti mando una cosa a elogio alla pigrizia di un po' di tempo fà e un saluto.
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La reale pigrizia gode non definire se stessa e l’ignoto è luogo assolutamente pigro nel suo celarsi: guai a coloro che con moto lo vogliono annullare conoscendolo.
Sublime suicidarsi con lentezza tale da essere eterni e nutrirsi così adagio che un millimetro di spaghetto basti per sempre, sugo e tutto.
Porre domande con piana dolcezza, ché le risposte le possano anticipare e ridere senza fretta, in modo tale che il dolore del pianto possa cadere comodo tra le parole senza e fretta.
Crociare il voto con calma, ché i risultati abbiano il tempo di mostrarsi prima di poter uscire dalla cabina.
Quale dinamico dirigente d’azienda è mai capace di godere l’estasi di udire il canto dell’erba che cresce e quale veloce atleta ricompensa la fatica soporifera del venditore di materassi TV, donandosi nella capacità di sentire la differenza tra una morbidezza e l’altra? Quale donna perennemente spolverante potrà mai penetrare l’immagine calda della polvere che con poetica lentezza cade soave e quale puntuale frettoloso godrà mai il piacere di sbagliare tram e di trovarsi smarrito nell’ignoto, lasciandosi scendere all’inferno sotterraneo del Metrò per cominciare a ridere riagganciando l’usta fumosa della strada di casa?
L’Oscarone caro al cuore o suo cugino dicevano: ‘La polvere: nessuna preoccupazione – solo la pazienza di non annoiarla quattro anni lunghi. Allora la preziosa vorrà amica restare tale e quale eternamente.’
E la piacevole differenza tra la pigrizia femminile, graziosa, tiepida e carnalmente carnosa e quella maschile, un po’ legnosa, barbuta e stupita? Cantatemi il nome di un poeta super-attivo; ditemi chi, se non la pigrizia, tenga le chiavi della curiosa conoscenza!
Morire in un bagno turco, quasi invisibili, indefiniti e carezzati dal caldo del leggero vapore – mai di sauna atleticamente corridora e sfidante.
Svenire a morte su di un letto di piume donate, annodati amanti ad altre pigre membra; far l’amore con dimenticante lentezza, regalandosi il potersi attendere sdraiati sull’attimo dopo e morire sgonfiandosi con lentezza, per sentirsi vivi fino allo sgonfio assoluto.
Accidenti alle pietre rotolanti, agli spartani pugnaci e ai bersaglieri, alle loro biciclette assurde, incardinate da spalla e spaccatutto e alle loro petulanti, pedalose e vibrose trombette.
E noi aspettiamo pazienti :-)
Angelina
P.S. Il micio e'proprio bellissimo
Si vede che il Salento fa questo effetto. Anch'io ero così saturo che non scrivevo. Poi, col tempo necessario, ho digerito le belle vacanze e ho ricominciato a produrre.
Stai tranquillo, come un gatto!
Giorgio
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