Rubo questo titolo al bel libro di Vecchioni (non un capolavoro, sia chiaro; ma un bel libro si) per parlare di qualcosa che mi frulla per la testa da qualche giorno. Tre o quattro credo, non ricordo bene se non che la molla è scattata un mattino di quelli in cui separarmi da una parte di me sembrava molto impegnativo; ero in bagno e come sempre accade quando sono in bagno, oltre a quello di cui parlavo prima, ascolto la radio e leggo il giornale. D'un tratto, mentre Presta e Dose scemeggiano adorabilmente come ogni mattino da un numero indefinito di anni , parte un bellissimo pezzo di Anika e dopo pochissime note e parole ecco che si muove un'onda bellissima, dolce e dolorosa al tempo stesso che mi esplode dentro e mi scuote ancora più in là del cuore, ancora più a fondo in un luogo nascosto che io stesso non conosco completamente. Quattro piccole parole …..sorriderò prima di andare......pronunciate con la voce profonda, calda ed emozionante di questa ragazza e le note messe una dietro l'altra chissà per quale magia ed ecco che tutto si stravolge per una ragione che non so e resto lì ad ascoltare e farmi scuotere come una fogliolina al vento cui non può opporsi.
Ora la domanda è questa : perché alcune parole o delle note, o le une e le altre, hanno un potere così grande sull'emozione? Perché quelle e non altre? Cosa si muove dentro? Cosa pescano dalle profondità del nostro animo, quali contatti apparentemente recisi possono ricollegare attivando una serie di reazioni che portano emozione, piacere, malinconia....?
Me ne sono rimasto lì ad ascoltare fino alla fine mentre l'onda lunga dell'emozione arrivava e si ritraeva, lasciandomi senza parole, quasi stordito ma con una scintilla di felicità dentro.
Chi mi sa dire perché ?