Invidio quelli che riescono a scrivere tutti i giorni.
Magari anche solo un pensierino, una battuta, una sciocchezzuola; ma tanto per “smuovere la classifica”, come si dice in gergo calcistico.
Io sono pigro,lo ammetto, devo trovare l'argomento che mi smuove altrimenti rischio di fare quel che ho fatto negli ultimi giorni: atto di presenza.
In verità anche leggere gli altri blog un po' mi pesa, penso che l'avrete notato: una volta ero più assiduo, sia nella lettura che nei commenti.
C'è gente, nessuno di voi che mi leggete abitualmente, che non disdegna di pubblicare vecchi post, magari riveduti e corretti nei dettagli, ma roba trita e ritrita, io non ne sono capace ; sarà successo che abbia toccato argomenti già trattati ma quello, comprenderete, è un problema d'età, ma mai roba già pubblicata. Anche se, devo dire, andando a rileggere post anche molto vecchi mi capita di stupirmi di aver potuto partorire delle cosine niente male. E allora perché adesso no?
Forse, come dice qualcuno, è il blog che è entrato in crisi e c'è già bisogno di qualcosa di nuovo; ho pensato per un po' che potesse essere Facebook ma, dopo un entusiasmo iniziale, devo dire che mi sono raffreddato e che ormai lo uso solo per dare un'occhiata a quello che scrivono i miei figli, tutti e tre.
Ho anche pensato di smettere, chiudere definitivamente ma poi mi sono chiesto: perché? Non è necessario riempire ogni giorno la paginetta virtuale, lo tengo aperto come si farebbe con un quadernetto di appunti e scrivo quando ne ho voglia, quando, soprattutto, ho qualcosa da dire.
E oggi mi andava di dirvi questo.
6 commenti:
un pensiero a te che è oggi e anche ieri e domani
Va bene così, se il blog diventa un problema finisce il suo scopo...(credo)
Mi sembra ragionevole.
Dovesse essere un dovere o un obbligo,i blog sparirebbero,o quasi.
Cristiana
e dopo che facciamo se perdiamo i nostri amici virtuali????????????????
La conclusione mi sembra sacrosanta: scrivi quando e se ne hai voglia e lo stesso per leggere e commentare (notata la pigrizia, comunque è condivisa). Che problema c'è?
Posta un commento