giovedì 22 aprile 2010
Perché continuare a scrivere?
A volte me lo chiedo davvero.
A volte mi sembra di riuscire a comunicare quello che sento, al di là delle parole analizzate una per una.
Invece capisco che i post, come un racconto o un romanzo, non sono di chi scrive ma di chi legge; perché è chi legge che filtra le parole in una specie di colino fatto con le maglie del suo momento particolare, del suo umore, della sua esperienza. O, alla fine, attraverso la lente di quel che vuole leggere.
Allora scrivere è come giocare alla roulette, punti un numero ma chi decide è la pallina.
Certe volte non mi va e certe volte dico “chi se ne frega, scrivo quel che voglio e ognuno prenda ciò che può o sa”.
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5 commenti:
questa volta avevi puntato un pinocchietto e ne hai vinti TRENTASEI (bella foto!)
ancora complimenti per la "magica"
grazie Marco e devo dire che l'ho fatta io a Roma!!!
E' vero scrivere è "come giocare alla roulette", ma tu giochi bene...
Un caro saluto
Giulia
Vero, tutto vero...il post è di chi lo legge! Spesso mi pongo anch'io la stessa domanda, ma va bene così!!!
Ciao!
Io sono per questa seconda opzione. Altrimenti non scriverei su un blog ma su un quadernino.
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