Rubo questo titolo al bel libro di Vecchioni (non un capolavoro, sia chiaro; ma un bel libro si) per parlare di qualcosa che mi frulla per la testa da qualche giorno. Tre o quattro credo, non ricordo bene se non che la molla è scattata un mattino di quelli in cui separarmi da una parte di me sembrava molto impegnativo; ero in bagno e come sempre accade quando sono in bagno, oltre a quello di cui parlavo prima, ascolto la radio e leggo il giornale. D'un tratto, mentre Presta e Dose scemeggiano adorabilmente come ogni mattino da un numero indefinito di anni , parte un bellissimo pezzo di Anika e dopo pochissime note e parole ecco che si muove un'onda bellissima, dolce e dolorosa al tempo stesso che mi esplode dentro e mi scuote ancora più in là del cuore, ancora più a fondo in un luogo nascosto che io stesso non conosco completamente. Quattro piccole parole …..sorriderò prima di andare......pronunciate con la voce profonda, calda ed emozionante di questa ragazza e le note messe una dietro l'altra chissà per quale magia ed ecco che tutto si stravolge per una ragione che non so e resto lì ad ascoltare e farmi scuotere come una fogliolina al vento cui non può opporsi.
Ora la domanda è questa : perché alcune parole o delle note, o le une e le altre, hanno un potere così grande sull'emozione? Perché quelle e non altre? Cosa si muove dentro? Cosa pescano dalle profondità del nostro animo, quali contatti apparentemente recisi possono ricollegare attivando una serie di reazioni che portano emozione, piacere, malinconia....?
Me ne sono rimasto lì ad ascoltare fino alla fine mentre l'onda lunga dell'emozione arrivava e si ritraeva, lasciandomi senza parole, quasi stordito ma con una scintilla di felicità dentro.
Chi mi sa dire perché ?
6 commenti:
Capita talvolta che il verso di una poesia, una canzone, una frase di poche parole o un'immagine facciano vibrare una corda del nostro intimo, particolarmente sensibile al momento e produca una sonorità melodiosa, una inspiegabile malinconia che pervade ogni fibra del nostro essere. Ti capisco...
Ho letto il tuo post e solo ora mi soffermo per commentare, confesso che le tue domande non sono per niente scontate, tutt'altro.
Ma quello che diventa più complicato è dare una risposta o almeno che sia coerente con quello che si è intimamente.
Le parole....ho sorriso quando ho letto il titolo del post, eppure si dà per scontato che le parole hanno un senso, un peso, uno spessore. Invece non è mai così. Le parole cambiano e mutano a seconda di come risuonano dentro di noi, spesso rimbalzano nella testa e quasi sempre giacciono nel cuore, ci possono essere vari effetti a catena che generano sensazioni e stati d'animo, emozioni, rabbia, gioia,amore. Ma perchè abbiamo bisogno di sentire deterninate parole e non altre? Penso per colmare le proprie fragilità, per sentire che esistiamo come entità umana e spirituale(perchè no?), abbiamo bisogno di sapere che occupiamo uno spazio reale e non illusorio o magari virtuale come in un blog!
Le parole arrivano quasi sempre nella direzione che vogliamo che vadano, nel bene e nel male, senza le parole si possono sentire solo il rumore dei pensieri ma questo non basta. No, non basta proprio!
Davvero non so perchè c'è questa reazione, ma so che c'è e qualcosa si muove dentro di te o meglio a volte "smuove" qualcosa. E' in genere una bellissima sensazione
Giulia
perché sei FATTO COSì.... è SEMPLICE, ma sei evidentemente un po' speciale perché non proprio tutti sono così. che ci vuoi fare è un destino genetico! :-)
Perché, forse inconsciamente, le parole, le immagini, i suoni, ti ricordano qualcosa di bello che ti è accaduto, qualcosa di molto personale depositato in fondo, nell'intimo. Davvero un bel post.
Non so risponderti. Persino io che sono un'arida cinica talvolta provo dei brividi ascoltando una certa musica o una certa canzone in un certo momento.
PS che sono Presta e Dose?
PPS leggere i post arretrati per me e' un piacere, non un dovere. Perche' dovrei rinunciarvi? Per lasciare tutto il mio tempo ai doveri? No, grazie.
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