sabato 15 gennaio 2011

Chi più ne ha più ne metta.



Tra i molti personaggi che si sono pronunciati in questi giorni su due degli argomenti di maggior attualità vorrei citare, non in ordine di sfrontatezza, Michaela Biancofiore ed Osvaldo Napoli. Due generazioni diverse, del '70 lei del '44 lui, condividono la stessa morbosa passione per il nostro Presidente del Consiglio. Contenti loro.....
Qualche breve cenno biografico sarà sufficiente per inquadrarli e dare loro lo spessore che meritano.
Michaela Biancofiore nasce il 28 dicembre 1970 a Bolzano; nella sua pagina istituzionale si legge che ha il diploma di istituto magistrale ed è laureanda in giurisprudenza e nella vita, tra tutti questi impegni, è imprenditrice del settore del wellness. Ora io dico, cara Michaela, hai ormai sballato i quaranta e ancora ti definisci laureanda? Un po' fuori corso mi sa. Cioè, voglio dire, aspetta un attimo (perché laureando è uno che da lì a qualche settimana sosterrà davanti alla commissione la sua tesi) e quando sarai davvero laureata, se mai lo sarai, ci metti un bel “laurea in giurisprudenza”. Diciamo però che se in tutti questi anni non sei riuscita a laurearti, nemmeno facendo un esamuccio all'anno, magari la “giurisprudenza” non è il tuo mestiere. Chissà se hai dato “Diritto Costituzionale” e se si, quanto hai preso ? Lo dico perché l'altra sera davanti alla Gruber ti hanno opposto a Stefano Rodotà e insomma non è che sei stata tanto fortunata. E' come se mettessero Moccia a parlare di cinema allo stesso tavolo con lo scomparso Luchino Visconti e lui, solo per quello si sentisse alla pari. Tanto per darti un'idea di chi avevi di fronte fai conto che Rodotà, che è un gran signore (io ho avuto l'onore di averlo come docente) nascendo nel '33 si è laureato nel '55 a soli 22 anni. Ti risparmio la sua biografia che troverai facilmente su WikiPedia, però ti assicuro che è di tutto rispetto. Ora, con quell'aria da saputella apparentemente paziente e quel sorriso falsissimo perennemente stampato sulle labbra, tra tutti gli argomenti possibili, magari anche di un certo spessore sfruttando così l'occasione di far bella figura di fronte ad un uomo di conoscenza ed esperienza, cosa hai detto? La solita lezioncina trita e ritrita che, in un certo modo , trancia qualunque dibattito : nella Consulta seggono una maggioranza di uomini nominati dalla sinistra. Punto e a capo. Poi hai un bel da dire che le sentenze si rispettato, ma se parti insinuando il dubbio che il parere sia condizionato da un pregiudizio, per dirla in modo comprensibile: de che stamo a parla'?!? Che tristezza e che squallore, tutti replicanti ,tutti androidi pronti a recitare la lezioncina. Io, al posto del Professor Rodotà m'arzavo e me n'annavo!
Un discorso a parte va fatto per Osvaldo Napoli, rappresentante di Commercio con diploma di Istituto Tecnico Commerciale, personcina navigatissima avendo fatto la sua bella carriera nella Democrazia Cristina. E però lui, tra i due, vince la palma un po' per una simpatia istintiva che suscita nel suo essere vero, facendo affermazioni assolutamente non condivisibile, ma quasi sempre con un sorrisetto sincero ed affatto presuntuoso, anzi a volte quasi quasi sembra dire “lo so che sto dicendo una boiata, ma ci sono costretto”. Però in quest'ansia di saggiare continuamente il limite oltre il quale le affermazioni cominciano ad indignare le persone con un minimo di senso comune, stamattina credo si sia superato, suscitando l'immediata reazione di quasi tutti i presenti, primo il conduttore che con un gesto della mano lasciava intendere che certe cose non si commentano nemmeno. Ebbene si parlava di Ruby e dopo una serie di tesi e contro tesi, di opinioni più o meno condivisibili, ecco che il nostro afferma, con quell'aria sorniona dell'uomo che ha visto i casini: “Diciassette anni poi.....ma ci sono minorenni e minorenni....” Capito? Nella personalissima visione della legalità che hanno nel centrodestra non importa che sia la legge a stabilire il limite al di sotto del quale sei minorenne di qualunque aspetto e misure; conta la percezione che gli altri, magari un “utilizzatore finale”, hanno della tua età. Suvvia signori, siamo uomini di mondo !
Mi scuso per la lunghezza e soprattutto per aver scelto solo queste due perle tra le mille e mille, ma sono quelle che mi hanno colpito di più perché indicano la percezione dei problemi che impera in quello schieramento e, soprattutto, che non serve sapere , basta essere assertivi e avere una grandissima faccia tosta.

5 commenti:

Unknown ha detto...

a me mi piace quando il ritornello: SON QUI PER VOLONTÀ DI POPOLO che ti può fare facile assassino—e che, come un misirizzi che sempre ritto e ripetuto comecché, una risposta a qualunque domanda che storta e a filastrocca

un saluto

Paleomichi ha detto...

mi permetti un off topic? se vai sul mio blog c'e' qualcosa per te ;) http://paleomichi.blogspot.com/2011/01/grazzie.html

Jonuzza ha detto...

grazie per questa sintesi, hai espresso le mie sensazioni che - per ripugnanza verso i personaggi - mi rifiutavo di mettere per iscritto. la Michaela poi! non immaginavo che avesse un sì misero curricolo vista la presunzione e la supponenza che trasudava... anche io se fossi stata Rodotà avrei avuto l'impulso di andarmene tanto era insopportabile e fasulla e arrogante

I Care ha detto...

Io ho superato la fase dell'indignazione, non basta più l'indignazione, sono sprofondata nella vergogna.

Unknown ha detto...

Invece aveva quella faccetta soddisfatta che solo una laurea 'berlusconide' riesce a conferire.
Si sarà nascosta sotto il tavolo quando si sarà vista registrata? DUBITO!
Cristiana