venerdì 31 dicembre 2010

Auguri


Auguri, inserito originariamente da unodicinque55.

PS: questi meravigliosi dolcetti sono stati realizzati dalle manine sante di mia nipote.

mercoledì 29 dicembre 2010

domenica 26 dicembre 2010

Dettagli




Mia sorella è una persona che non lascia nulla al caso; ogni cosa che fa cerca di farla al meglio e quando dico meglio non dico per dire. Quando era più giovane se praticava uno sport, anche se per un breve periodo, si procurava tutta l'attrezzatura necessaria; quando ha amato lo ha fatto senza risparmiarsi. Nella borsa porta sempre un astuccio pieno di penne, ne è attratta, ma quello è un problema che ci accomuna; ha una collezione di coltelli da cucina per ogni utilizzo immaginabile, ha l'attrezzo giusto per ogni cosa. E' fatta così, non le piace l'approssimazione in nessuna delle sue attività, sia lavoro o hobby.
Così la cena della vigilia non poteva essere solo declinata verbalmente ma doveva avere una testimonianza grafica che è esattamente questa. Per chi ha voglia di conoscere questo menù ma non di sforzarsi a leggerlo qui sopra, dove effettivamente appare sfocato , lo riporterò qui di seguito :
Lasagnette ai frutti di mare,
Quiche con patate, bree e radicchio rosso,
Nido di zucca,
Tozzetti al gorgonzola e mandorle,
Muffins al gouda,
Torta salata delle rose,
Mousse di carciofi in nidi di parmigiano
Biscottini natalizi,
Dolci della casa,
Caffè, Ammazzacaffè.
Ci siamo divisi le attività e ci sono state alcune varianti ma nella sostanza era quasi tutto così; Lei, come dicevo sopra, ha dato a tutto un tocco personale.
Ho scoperto che , pur essendo in famiglia, è stato bello e divertente dare questa veste di ufficialità alla serata.
Grazie Tiziana, e non solo per questo.

giovedì 23 dicembre 2010

Il bagno turco.



Molto bello. Ti prende lentamente e se non sei attento, troppo tardi ti accorgi di non poter più distogliere lo sguardo. La magia dei luoghi e della gente che senti lontana e nello stesso tempo ti affascina irresistibilmente.
Bello, ti lascia stupito ed ugualmente con un desiderio nascosto di andare lì.

mercoledì 22 dicembre 2010

Gli studenti.....

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Gli operai...........Gli immigrati...........
Ognuno di loro ha un nome ed un cognome, una personalità, una responsabilità. Mettere tutti sotto un "genere" aiuta a semplificare ma non fa capire la realtà.
Questi ragazzi sono i MIEI ragazzi , hanno una storia, un "curriculum", hanno aspirazioni e desideri, hanno sogni, hanno sentimenti.
Io voglio considerarli uno ad uno.
I giovani sono la linfa vitale della società ed una società che non guarda ai giovani presi uno per uno è una società già morta.
Ecco perché mi piace molto il movimento che si è creato in questi mesi.

martedì 21 dicembre 2010

Il sonno della ragione genera mostri

Svolte epocali.



Finalmente l'ho fatto ; dopo anni di tentennamenti ho deciso di passare alle lenti progressive.
Due cose, nell'ordine, mi frenavano : il costo e la difficoltà ad abituarsi.
Entrambe le ho superate brillantemente quando sono arrivato a saturazione di togliere e mettere occhiali diversi, confondendomi persino e distraendomi dal mio interlocutore all'ennesimo cambio.
Ho scelto questo modello, su consiglio del mio ottico di fiducia. Un po' vintage , un po' intellettuale, esattamente uguale a quello usato da Malcom X nella realtà e da Denzel Washington nel film.
Solo che io sembro un impiegato della CIA degli anni 50; e non è per il colore della pelle.

A latere : questo post è stato scritto in una situazione molto particolare.

domenica 19 dicembre 2010

Homeless


P1010921, inserito originariamente da unodicinque55.


Potrebbe esserci un fascino perverso nel perdersi completamente, diventare un nulla invisibile che la gente guarda distrattamente e non ricorda nemmeno.
Alcune di queste persone mi incuriosiscono ed affascinano, in special modo quelli che scelgono questa strada e non vi sono costretti dalle vicissitudini. Tempo fa in un programma televisivo c'era la storia di un professore che ad un certo punto della sua vita era scomparso, aveva raggiunto un'altra città ed aveva cominciato a vivere in strada. Una persona colta, un famiglia benestante, un nucleo apparentemente unito, eppure quell'uomo aveva deciso d'improvviso, almeno esternamente, di scomparire. Perché ?
Nella vita di un homeless non c'è domani e non c'è ieri, c'è solo un oggi che si ripete in una sequenza di riti quotidiani necessari a rispondere a bisogni primari: nutrirsi, dormire,lavarsi per quel che si può, svolgere le più o meno quotidiane attività fisiche. Nient'altro. Non c'è lavoro, non ci sono impegni ed incombenze, nessuno ti chiede e nessuno si aspetta qualcosa da te.
No so se potrei mai fare qualcosa del genere, odio il freddo e ho un sacco di paranoie sull'igiene e sulla metodica ripetitività di piccole abitudini. Ma il fascino resta per queste persone, almeno per coloro che danno un valore di libertà alla loro scelta.

sabato 18 dicembre 2010

Momenti indimenticabili.



Grazie Roma !!
(alla faccia di chi so io)

Voglia di leggerezza.


Impertinente 1, inserito originariamente da unodicinque55.

Lombroso non aveva tutti i torti.


Capita che nel nome ci sia il segno del destino.
Ignazio Benito Maria La Russa sin dalla nascita ha un marchio che lo accompagnerà per tutta la vita, quella che almeno fin ora ha vissuto. Evidentemente fortemente segnato dal destino anagrafico ha voluto perpetuare l'italico vizio dei nomi altisonanti ed eccentrici nei suoi tre figli , Geronimo, Lorenzo Cochis e Leonardo Apache. Lo so, sembra incredibile ma è pura verità e credo non se ne vergogni nemmeno, almeno lui. Loro, non so. Se hanno seguito le performance del padre, il nome è l'ultima cosa di cui dovrebbero vergognarsi.
E così questo signore dal passato veemente, testimoniato dal presente intollerante e presuntuoso, Ministro della Repubblica (lo so mi ripeto, ma davvero mi risulta incredibile che lui, in buona compagnia, rappresenti le Istituzioni democratiche) si permette di zittire ed insultare una persona, di giovane età, ma la cosa è ininfluente, per il solo motivo che le opinioni di questo cittadino, titolare di tutti i diritti previsti dalla nostra Costituzione, ancora non abrogata con buona pace del ministro stesso, non coincidono con le sue. Mi chiedo come mai nessuno abbia ricordato al ministro che certamente molti di quei ragazzi si contenterebbero di avere un posto sicuro all'ACI, anche non nel C di A, esattamente come suo figlio Geronimo.
Ma a parte il disgusto per la rappresentazione di questa persona che ricopre, a mio parere abusivamente, una carica istituzionale resta un punto che ho solo accennato nel post precedente : cosa vogliono esattamente questi ragazzi, al di là dell'occasione fornita dalla sedicente “riforma epocale” della Gelmini? Perché da settimane ormai proseguono le proteste di una ampia fascia di cittadini italiani dai 15 ai 35 anni? Non sarà forse che sentono più o meno coscientemente che stiamo scaricando su di loro i nostri privilegi? Non sarà per caso per l'incertezza costante nella quale vivono, iniziando dalla mancanza di carta igienica e sapone nella scuola per arrivare alla precarietà del lavoro ? Non può essere che comincino a rendersi conto che la distanza tra molti di loro ed alcuni privilegiati si sta allargando anziché restringersi ? Potrebbe essere , ad esempio, che vedano diminuire le occasione per utilizzare quell'ascensore sociale che è stato il motore dello sviluppo italiano dal dopoguerra ? Io penso che dovremmo guardare con interesse ed attenzione alle loro opinioni, con tutti gli eccessi che ognuno di noi ricorderà essere stati suoi alla loro età.
Io, lo dico per tutti, sto dalla parte dei giovani perché ho figli giovani, perché sono sempre dalla parte di chi penso svantaggiato, perché credo fermamente che i ragazzi siano anche il nostro futuro, almeno per quella parte che condivideremo con loro. Il mondo non è nostro, noi lo occupiamo pro tempore e guardare con sufficienza alle istanze di chi si affaccia alla vita ed alla società chiedendo solo di avere delle opportunità, non è solo segno di ignoranza e di arroganza ma anche, probabilmente, di una grande stupidità.
Ed ahimè spesso tutte e tre risiedono in una stessa persona.

venerdì 17 dicembre 2010

Violenza fisica.


Neve, inserito originariamente da unodicinque55.


Devo fare due premesse.
Questo post l'avevo pensato ieri sera dopo la puntata di “Anno zero” e già il sangue mi ribolliva per l'indegno spettacolo; poi oggi dopo mangiato è cominciato a nevicare. Già questo evento, per il semplice fatto di aver scombussolato le mie abitudini ed i miei programmi, mi ha reso nervoso, andandosi a sommare alla rabbia accumulata ieri sera; poi, tornando a casa, la macchina si è piantata e non ha voluto più saperne di salire nonostante i miei tentativi. Così ho dovuto fare quella discesa a marcia indietro, rischiando più volte di andare a finire dove non dovevo, lasciare la macchina in un piccolo parcheggio pianeggiante e rifare la medesima salita a piedi.
Quindi se in questo post eccederò, sapete perché.
Dicevo che se fossi stato ad Anno Zero” ieri sera credo che avrei aggredito a schiaffi quell'essere disgustoso che risponde al nome di La Russa. Ce ne sono tanti di personaggi antipatici e odiosi nel centro destra ma lui e Gasparri si contendono la palma nella mia personale classifica. Ma ieri sera credo che La Russa abbia davvero superato ogni limite per arroganza , supponenza, disprezzo verso l'altro; davvero sono convinto che abbia dato il peggio di se, per quanto difficile da credere, con quel teatrino vomitevole e quella indignazione del tutto fuori luogo in uno che ha i suoi trascorsi, che è ministro (lo so si fa persino fatica a dirlo) per un inspiegabile motivo. E' arrivato ad affermare schiumante che i suoi figli non sarebbero stati in piazza ! Che coraggio per uno che è riuscito a piazzare uno dei rampolli nel C. di A. dell'ACI di Milano per una ragione ignota!!
Davvero disgustoso parlare di vigliaccheria, vocabolo che riesuma dal suo lessico di fascista, di fronte ad un ragazzo le cui opinioni potrebbero non essere condivisibili ma andrebbero intanto accettate.
Penso che si stia facendo un errore che potrebbe rivelarsi tragico e cioè affrontare la questione giovanile come un problema di ordine pubblico; penso, vivendolo da molto vicino, che il senso di smarrimento di molti ragazzi risieda prima di tutto nella mancanza di futuro.
Poi dice che uno si compromette, se fossi stato lì l'avrei aggredito e poi avrebbero scritto di uno “stimato professionista”, padre insospettabile, improvvisamente preda di una furia violenta nei confronti di una istituzione !

giovedì 16 dicembre 2010

Dove vanno a finire i palloncini....



Invidio quelli che riescono a scrivere tutti i giorni.
Magari anche solo un pensierino, una battuta, una sciocchezzuola; ma tanto per “smuovere la classifica”, come si dice in gergo calcistico.
Io sono pigro,lo ammetto, devo trovare l'argomento che mi smuove altrimenti rischio di fare quel che ho fatto negli ultimi giorni: atto di presenza.
In verità anche leggere gli altri blog un po' mi pesa, penso che l'avrete notato: una volta ero più assiduo, sia nella lettura che nei commenti.
C'è gente, nessuno di voi che mi leggete abitualmente, che non disdegna di pubblicare vecchi post, magari riveduti e corretti nei dettagli, ma roba trita e ritrita, io non ne sono capace ; sarà successo che abbia toccato argomenti già trattati ma quello, comprenderete, è un problema d'età, ma mai roba già pubblicata. Anche se, devo dire, andando a rileggere post anche molto vecchi mi capita di stupirmi di aver potuto partorire delle cosine niente male. E allora perché adesso no?
Forse, come dice qualcuno, è il blog che è entrato in crisi e c'è già bisogno di qualcosa di nuovo; ho pensato per un po' che potesse essere Facebook ma, dopo un entusiasmo iniziale, devo dire che mi sono raffreddato e che ormai lo uso solo per dare un'occhiata a quello che scrivono i miei figli, tutti e tre.
Ho anche pensato di smettere, chiudere definitivamente ma poi mi sono chiesto: perché? Non è necessario riempire ogni giorno la paginetta virtuale, lo tengo aperto come si farebbe con un quadernetto di appunti e scrivo quando ne ho voglia, quando, soprattutto, ho qualcosa da dire.
E oggi mi andava di dirvi questo.

mercoledì 8 dicembre 2010

Uffa che noia !!



Tanto per ragionare un po' sui numeri, guardavo che nel 2008 in Italia c'erano quasi 57 milioni di abitanti; di questi i cosiddetti aventi diritto erano poco più di 47 milioni ed a votare effettivamente, quelli cioè che si sono recati alle urne a prescindere dal fatto che abbiano votato scheda bianca o nulla, furono più o meno 39 milioni. Di questi 39 milioni di italiani 13,6 votarono per il PDL; quindi se la matematica non è un opinione, degli aventi diritto diciamo che circa il 30% scelse il partito di Berlusconi e se rapportiamo lo stesso numero di voti non agli aventi diritto ma agli “italiani” o al “popolo” come dice l'utilizzatore finale, questa percentuale scende al 23%. Questo ragionamento numerico non vuole assolutamente mettere in discussione la legittimità della vittoria del centrodestra ma semmai l'affermazione che ci ha accompagnato i questi due anni, ancora adesso che i numeri dicono altro, e cioè che gli italiani sono con lui. Tutt'altro, se vogliamo la maggioranza degli italiani non è affatto con lui, anzi ; il problema è che questa maggioranza non è capace di coagularsi attorno ad un progetto credibile che possa trasformarsi in un successo elettorale.
Ma ripetere una menzogna all'infinito, si sa, la fa diventare una verità , così molti probabilmente alla domanda se Berlusconi ha il sostegno della maggioranza degli italiani risponderebbero di si.
Così oggi ci sembra che il PDL possa andare tranquillamente alle elezioni sapendo di poter vincere di nuovo eppure vogliono andare avanti con la legislatura in nome della stabilità; in realtà sanno benissimo che una vittoria non è così scontata. Il neonato FLI invece cannoneggia ogni giorno sul governo ed ancor di più sul Presidente del Consiglio, ma alla fine si accontenterebbe di un rimpasto. Glisso sul centrosinistra per carità di patria.
Il punto è che mai come in questo momento le idee sono state poche e confuse, se escludiamo il governo degli affari; nessuno in questo momento è in grado di dire quale Italia possiamo aspirare di vedere prima di morire, viviamo in un vuoto pauroso di idee tanto da rimpiangere quasi le ideologie.
Io ogni giorno dico “Uffa”; uffa alle solite facce di tolla che non si vergognano di affermare tutto ed il contrario di tutto, ai principi sbandierati solennemente e rinnegati un attimo dopo o applicati solo agli altri, uffa alle vicende private di un anziano “leader” prigioniero dei suoi vizietti e forse anche di qualcos'altro, alla pochezza del dibattito politico che invece di parlare di futuro parla solo di passato.
E io che di futuro non ne ho più tantissimo divento nevrastenico !

martedì 7 dicembre 2010

8 dicembre 1980.



Ci sono avvenimenti che segnano un confine per ognuno di noi, accadimenti che si ricordano come la fine di qualcosa e l'inizio di un nuovo percorso. Mi capita, per certi fatti intrecciati a doppio filo con la mia stessa vita, di ricordare esattamente il contesto, dov'ero, cosa ho sentito, cosa ho pensato.
Nell'ottanta avevo 28 anni e quando venni a sapere che John Lennon era morto, assassinato da un mitomane, fu come se d'improvviso si chiudesse un'epoca, come se la mia giovinezza finisse in un attimo e tutto il mondo mi si presentasse di fronte diverso, con le sue assurdità, le ingiustizie irreparabili, le privazioni.
In fondo, se vogliamo, uccidere qualcuno come Lennon è un segno di potenza: un omuncolo insignificante e paranoico con un semplice gesto poteva mettere fine all'esistenza di un genio creativo come pochi dopo di lui. E proiettarsi nella storia insieme alla persona che ha privato della vita.
E' spaventoso se ci pensate, una nullità ed un genio uniti per sempre.
Io non posso perdonarlo : insieme alla vita di Lennon ha messo fine ad una giovinezza che avrebbe dovuto percorre una strada diversa.